Ma quanto conta la bellezza?
Leggi e norme per far sentire sicuri i visitatori dei musei, anche se la sicurezza qualche volta penalizza un po’ l’estetica
![]() Simbolo indicatore di uscita di emergenza Per quanto attiene la sicurezza nei teatri storici, questa è stata oggetto di precedenti articoli perciò ci concentreremo sulle peculiarità degli spazi espositivi e delle raccolte archeologiche. D: come nasce la legislazione per gli spazi espositivi? Canali: la regione umbria, prima ancora che il dibattito sugli standard museali fosse avviato e che le amministrazioni regionali recepissero gli orientamenti nazionali, nel 1990 con la legge 35 andava a fissare quelli che sono di fatto gli standard museali di servizio e di tutela. E' una regione che ha precorso i tempi. Cucchini: questo progetto innovativo è poi stato seguito per esempio nel 2000 dalla provincia di Siena, che ha organizzato il sistema mussale provinciale seguendo il progetto che il dottor Montella fece per il sistema museale umbro. D: la legislazione nazionale e queste normative regionali le trovate sufficienti, adeguate o dovete integrare con una attenzione vostra? I teatri per esempio hanno una legislazione più specifica... Cucchini: i teatri seguono la legislazione del pubblico spettacolo. Noi gestiamo anche teatri: lì tutte le sere il capomaschera fa la lezione di informazione, verifica che tutta la situazione sia a posto, indica a tutte le maschere la posizione che devono avere, ripete il piano di evacuazione di emergenza e se ci sono i vigili si confronta con loro. Canali: Per quanto riguarda i musei, poiché vengono utilizzati anche per molte altre funziono, ci vuole una particolare attenzione. D: ma effettivamente, poi, quanti incidenti capitano? Cucchini: incidenti per i nostri lavoratori quasi nessuno, al massimo un addetto che ha battuto la testa sul tavolo rialzandosi dal raccogliere una cartaccia o, come è successo per esempio nel pozzo di san Patrizio ad Orvieto, che è scivolato lungo le scale, ancora per le vetrate troppo pulite. D: l'estetica dimentica la pratica Canali: spesso l'approccio alla sicurezza viene sacrificato in omaggio ad un senso estetico, dimenticando anche le norme. Cucchini: nell'emergenza non si possono fare due piani di scale con l'estintore. Sapendo a menadito il piano di evacuazione cerchi le cose al loro posto ma se vengono spostate si genera il pericolo. D: tutte cose che danno fastidio ai curatori delle mostre ma che ai visitatori danno invece un bel senso di sicurezza! Cucchini: appunto! Si sentono in un posto tranquillo quando si vedono bene le porte di sicurezza! Ma anche i pittogrammi qualche volta danno fastidio. Canali: si può aggiungere che una buona percentuale del pubblico dei musei ha un'età avanzata, soprattutto gli stranieri, o molto bassa, come nel caso delle scolaresche, e bisogna tenerne conto. Cucchini: gli operatori devono avere occhi da tutte le parti! Noi dobbiamo sapere di avere fatto il possibile per prevenire l'emergenza. Talvolta, per esempio, bisogna avvertire i genitori di tenere per mano i bambini.
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